giovedì 16 febbraio 2012

Tribunale cinefilo (7) - Udienza del 16 febbraio 2012

La scelta della settimana:
Tilda Swinton diretta da Lynne Ramsay
In nome del popolo cinefilo. Visti i trailer; lette le biografie di registi, sceneggiatori e attori; soppesati produttori e marketing, la Corte giudica nella seguente maniera gli imputati qui presentatisi giovedì 16 febbraio.


'...E ora parliamo di Kevin' (Lynne Ramsay, 2011, 112') Idoneo con verdetto unanime. Partito velocissimo dai blocchi nei primi premi per cinema indipendente ha perso lena nella corsa agli Oscar dove si presenta con nessuna nomination. Nonostante questo pre-convince questa storia di una madre (Tilda Swinton, una delle poche attrici mainstream che ama rischiare) che affronta il giorno dopo che il figlio ha compiuto una strage a scuola. Dirige la promettente scozzese 43enne Lynne Ramsay, che ha già firmato gli interessanti  'Ratcatcher' e 'Morvern Collar' La meritevole Bolero distribuisce, speriamo trovando disponibilità in Romagna.
'ATM - Trappola mortale' (David Brooks, 2012, 90') Non Idoneo con verdetto unanime. Horror col titolo che ricorda una azienda urbana di autobus. Un primo appuntamento che diventa un gioco a tre con un maniaco. Il regista è all'opera prima. Sbarca in Italia grazie ad essere stato scritto dallo sceneggiatore di 'Buried' ed esce in Italia in prima mondiale. M2 punta agli amanti del genere.
'In time' (Andrew Niccol, 2011, 109') Non Idoneo con verdetto non unanime. Distribuisce Medusa. Il regista neozelandese ha scritto 'The Truman Show' e diretto 'Gattaca' 'S1m0ne' 'Lord of war' torna alla fantascienza scrivendo un futuro probabile in cui il tempo ha sostituto il denaro. Ha scelto di usare il budget per ingaggiare Amanda Seyfried ('Mamma mia!' e la scena lesbo con Julianne Moore in 'Chloe') e Olivia Wilde (lanciata in tv da 'House' e per ora insignificante sul grande schermo) scegliendo come protagonisti maschili Justin Timberlake (cantante, tristo davanti alla cinepresa e quasi sposo di Jessica Biel) e Johnny Galecki (divenuto popolare negli States con 'Big Bang Theory' - quello con gli occhiali - e qui al lancio ingrande stile sul grande schermo). L'Italia è col Giappone l'ultimo paese al mondo in cui esce. Medusa l'ha sostenuto zero sui media amici. La bilancia però pesa verso una previsione negativa.
'Jack e Jill' (Dennis Dugan, 2011, 91') Non Idoneo con verdetto unanime. Commedia con Adam Sandler per la settima volta diretto da Dennis Dugan. In questo caso è un dirigente pubblicitario la cui vita viene sconvolta dall'arrivo della sorella gemella. Il film si regge sull'incredibile casting di Katie Holmes come coprotagonista e una centuria di celebrities che interpretano sè stessi (Al Pacino, Shaquille O'Neal, Johnny Depp). Warner distribuisce come sempre. Verranno forse rivalutati come i nuovi 'Lewis-Tashlin' un giorno ma non oggi.
'Paradiso amaro' (Alexander Payne, 2011, 115') Idoneo con verdetto non unanime. Fox distribuisce questo obamamovie con l'onnipresente George Clooney. Il regista Alexander Payne torna sugli schermi italiani sette anni dopo 'Sideways'. Il film ha vinto il Golden Globe come miglior storia ed è candidato a cinque Oscar. La trama? E' un dramma famigliare senza donne. Il titolo italiano non attizza. Ma Payne ha del credito da bruciare.
'War Horse' (Steven Spielberg, 2011, 146') Non Idoneo con verdetto non unanime. Ennesimo lavoro di Steven Spielberg, che in questa stagione ha già firmato 'Tintin' e prodotto 'Super 8'. La sfida era raccontare la storia del cavallo che vinse la prima guerra mondiale. L'incredulità davanti a questa affermazione non viene colmata da un ottimo cast all British. Sei candidature agli Oscar. Disney distribuisce queste due ore e venti che non ci pre-convincono.

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