La sala universitaria che diverrà un cinema |
Il caso è sconfortante ma certamente può considerarsi di scuola.
C'era un'accordo tra comune e Cinema City per l'uso di una sala per proiezioni d'essai (quelle del cineclub 'Sogni') e festival (che a Ravenna, forse proprio per preparare il 2019, sono numerosi: 'Nightmare Film Festival', 'Mosaico d'Europa Film Festival', Ottobre Giapponese', 'Per non morire di televisione'). L'accordo scadde nel 2010.
Ma il comune era pronto a dicembre 2010 annunciato accordo tra Comune, Provincia e Fondazione Flaminia per adattare a sala cinematografica il Centro Congressi di Largo Firenze con inaugurazione in primavera. E già se ne parlava in aprile 2010.
A ottobre 2010 si erano acquistate le attrezzature.
Ma i lavori non riescono a partire, si dice per i tagli governativi che non permettono di stanziare al comune i denari necessari.
A marzo venivano rinviati i festival primaverili sostenendo che erano solo ritardi burocratici e che per l'autunno sarebbe stato tutto a posto.
A giugno però i lavori non erano ancora partiti ma si assicura che solo il 'Mosaico d'Europa' a settembre avrebbe trovato un nuovo ambiente.
Arriviamo così all'autunno: i quattro festival si tengono al 'Corso' di via di Roma, che la Curia usa con parsimonia. I denari per i lavori li ha anticipati la Fondazione Flaminia, ma il bando per l'aggiudicazione dei lavori va deserta e si deve passare a trattativa privata.
Subito prima di Capodanno l'eterno vicesindaco Giannantonio Mingozzi, con inevitabile sprezzo del ridicolo ha annunciato che tra aprile e maggio i lavori, che partiranno a giorni, saranno conclusi. Ma i dubbi che i lavori non intralceranno
Due anni dopo l'annuncio.
I cinefili ravennati hanno preso l'annuncio con lazzi e cachinni.
Speriamo abbiano torto.
Speriamo.
Nessun commento:
Posta un commento