martedì 13 dicembre 2011

Cinepanettone? No, grazie! (2) - Le difese d'ufficio

Nella seconda parte della nostra offensiva contro il Moloch delle feste si contemplano le difese d'ufficio dei due attori romagnoli che hanno offerto il loro sangue per 'Vacanze di Natale a Cortina'







Ma non è un po’ volgare la comicità del cinepanettone?
Sono gli stessi autori ad aver ammesso che negli ultimi anni in questo senso si era un po’ esagerato. Le intenzioni sono quelle di modificare la tendenza con questo nuovo film. E in effetti devo dire che si è cercata una via più casereccia alla comicità, meno volgare. 






Eh… c’erano delle belle patacche! Mi ricordo particolarmente di Olga ma anche altre avevano il loro perché.


Però io sono protagonista di un solo episodio su tre e gli altri due non li ho neppure visti. Speriamo bene...






Comunque è stata un’esperienza molto positiva: mi mancava il cinepanettone e sono stato anche fortunato a lavorare con Ivano Marescotti che, per me, rappresenta un maestro del palcoscenico. Al contrario di altre pellicole della saga, questa mi sembra essere molto buona perché segna un ritorno della commedia italiana a cui, è doveroso ricordalo, si aggiunge un cast di spessore.





Nessun dubbio. Ho fatto sicuramente film molto peggiori dei cinepanettoni, alcuni fortunatamente mai usciti. In questo caso si tratta pur sempre di un evento di caratura nazionale, che avrà una grande visibilità







Interpreto il classico italiano a cui piace andare a caccia di Vip e, dopo aver vinto 250mila euro al gioco televisivo dei pacchi, decide di farsi una vacanza a Cortina per soddisfare questa sua esigenza.



Ho ricevuto diversi messaggi di persone che dicono di non aver mai visto un film del genere ma che dato che ci sono io questa volta lo andranno a vedere, il cinepanettone. Altri che sono contenti perché sperano che alzi la qualità del film. Alcuni si sono anche meravigliati, certo, dicendomi che non avrei dovuto accettare ma non sono d’accordo, l’attore non è mica l’autore del film.






Con Katia Follesa, che impersonava mia moglie, ci eravamo inventati alcune cose, come lei che, quando si innervosiva, doveva picchiarmi con la borsa. Durante un ciak mi ha preso bene e, nel film, si vede chiaramente che accuso il colpo.





E se me lo dovessero richiedere io il cinepanettone lo rifarei.









Le dichiarazioni di Ivano Marescotti sono tratte da qui, quelle di Giuseppe Giacobazzi da qui.

(continua)





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